lunedì 4 settembre 2023

LIBERTATEM

 GIORNO 1 

Ognuno ha i suoi tempi e ho scoperto che i miei sono molto lenti in questione di crescita e prendersi le proprie responsabilità. 

Ho deciso di cambiare le impostazioni del mio blog e magari di aiutare chi come me ha problemi alla quale magari non riesce a fuggire. 

Ho paura di stare sola, ho paura dell'abbandono e ho paura del distacco dai miei genitori, a 32 anni può sembrare una barzelletta, ma non lo è.

Fino a un paio di mesi fa parlavo di ansia generalizzata, di attacchi di panico alla quale non riuscivo a dare una spiegazione, ma in realtà avevo solo paura di ammettere a me stessa di aver paura di crescere o meglio non accetto il fatto di diventare donna e lasciare il guscio in cui mi sono sempre sentita protetta. 

Vivo la mia vita fingendo anche con me stessa di essere una donna indipendente pur non essendolo, mi vanto di lavorare da quando ho 14 anni ma in fin dei conti lavorare e continuare a vivere come una teenager non ha niente di cui vantarsi. 

Ho sempre dato la colpa alla mia famiglia cercando una scusante, ma la cruda verità è che sono io a non lasciare andare le persone, tenendole incatenate nel cuore, nel cervello e nell'anima appesantendo così il MIO essere. 

Mi concentro sempre sulle altre persone per non lavorare su me stessa, cosa che inizio a fare da questa sera 4 Settembre 2023 e voglio condividere con voi il mio percorso e il mio lavoro con me stessa. (ovviamente affiancata da un percorso di psicoterapia) 

Sono Alessia, sono una donna e ho paura di stare da sola con me stessa e di capire quanto valgo. 

Tendo ad auto-sabotarmi creando dolore invece di reagire agli impulsi. 

Anche un banale mal di schiena o mal di testa si può trasformare in attacco di panico pur di attirare l'attenzione e far rimanere con me le persone che considero le mie persone. 

Non avevo mai pensato al fatto che usassi questa trappola per incatenarmi alla famiglia, rendendoli succubi di quello che la mia testa pensa. Li vedo in difficoltà mentre mi aiutano a gestire le mie paure perché in fin dei conti loro hanno la propria vita ed è giusto non dover pensare anche alla mia. 

Ho forse deciso inconsciamente di mantenere questo rapporto così morboso, di questo non ne ho ancora la certezza e sto lavorando con il mio terapeuta per darmi una risposta. 

Non fingo di avere questi attacchi, anzi a livello fisico mi sembra davvero che l'aria nei polmoni diventi fuoco ed essi si trasformino in cenere, sento la testa offuscarsi e schizzare fuori idee folli ma che in quei momenti sembrano estremamente reali tanto da potersi realizzare da un momento all'altro, sento la paura trasudare da ogni parte, nel sudore, nei brividi di freddo, nelle vampate di calore e persino nelle lacrime. 

Si piango, non sapete quanto, non avete idea di come ci si possa sentire irrealizzati ed estremamente debole in quegli istanti, ogni lacrima pesa come un sasso e brucia l'anima senza lasciarmi scampo, forse è un modo per scaricare la tensione o forse ne ho estremamente bisogno per fare luce su tutta la merda che porto dentro. 

Ultimamente ho quasi imparato a gestire la sensazione che precede i miei attacchi estraniandomi dal mondo e mettendo le cuffie nelle orecchie lasciandomi trasportare dalla musica, non sempre è utile ma diciamo che è molto utile per distrarmi e riportarmi con i piedi a terra. Alle prime note, sento i muscoli sciogliersi come se volessero danzare, il cuore torna a battere a un ritmo meno preoccupante, la testa inizia a svuotarsi anche se molto lentamente. 

Delle volte mi piacerebbe dipingere per imprimere quelle emozioni così cariche e magari sentirne il peso affievolirsi sempre di più, ma non riesco, ci ho provato svariate volte e quello che ne è uscito sono state enormi chiazze nere che sinceramente mi hanno spaventato. 

Spesso conto i cartelli stradali, le piante o mentalmente parto da 100 procedendo al contrario togliendo 3 numeri, (quest'ultima tattica non avete idea di quanto sia difficile ma efficace allo stesso momento) mi concentro su cose che possano riportarmi al presente e non mi lascino vagare tra il passato o il futuro. 

Ma ora torniamo al succo della questione, sono terrorizzata all'idea di crescere e sinceramente chi di noi almeno una volta nella vita non ha detto la fatidica frase "appena faccio 18 anni me ne vado da questa casa" , bene considerate che io l'ho ripetuta allo spegnimento di ogni candela sulla torta fino al 30esimo compleanno, poi mi sono resa conto che non sarei andata da nessuna parte se prima non avessi chiarito con me stessa queste problematiche.

Ho scoperto che con il passare degli anni (e con il peggiorare della mia ansia) aumentava l'irascibilità, la rabbia costante con le persone anche per motivi futili, che passavo la maggior parte del tempo a dormire, cercavo sempre di procrastinare le cose, ma finalmente ho trovato un'accordo con la bambina nascosta teneramente dentro di me, ho capito che devo lasciarla andare. 

E' vero forse non ho avuto una vita rosea come tutti vorrebbero, ma non sono neanche l'unica ad aver avuto dei problemi, semplicemente io ho deciso di non affrontarli e ci sto facendo i conti oggi. 

Ora basta con la parte negativa e diamo il via alle danze... Mi aspettano 7 giorni da passare da sola visto che i miei sono partiti e in contemporanea anche mia sorella ... 

Si il mio peggior incubo si è palesato MA STAVOLTA I MOSTRI CHE USCIRANNO DALL'ARMADIO FARANNO I CONTI CON UNA NUOVA ALESSIA, o meglio con un nuovo modo di affrontare la vita e tutto quello che comporta. 

Domani mi sono promessa di costruire un angolo giardino fuori al balcone e di dare una messa apposto alle piante ... CI SIAMO ... Stavolta devo tutto a me e alla donna che voglio diventare. 


A domani con le news sui miei 7 giorni per amare se stessa ! 


    


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