Da noi c'è un termine esatto quando tutto inizia a girare per il verso storto... " ma vid mio tu lu malocchj" ... Ebbene si come i saggi vecchi di paese dicevano una volta.
Non è una semplice credenza popolare, per noi è vera e propria sfiga nei confronti di chi invidioso che sia ci mette gli occhi addosso.
Per me è tutto così da un paio di giorni a questa parte, ma ho smesso di chiedermi se me lo meritassi davvero oppure no, sai a volte nella vita se semini vento raccogli tempesta, io da tempo ho smesso anche di procedere con la semina e mi limito a starmene seduta in un angolo con gli occhi persi e la mente che cerca di elaborare il tutto.
Ho sempre dato tanto (forse troppo) alle persone che non se lo meritavano e nonostante fossi consapevole dal principio che mi stavo per schiantare come una meteora impazzita al suolo, continuavo a fare del male a me stessa pur di non ferire nessuno, per molto tempo è stato così e nel mio profondo ho sempre creduto di essere il problema attorno al quale stavo costruendo un enorme facciata.
Poi ho sentito un click nella testa, come se un ingranaggio avesse appena ripreso a girare dopo anni di inattività ... io non ero il problema, volevo essere ad ogni costo la soluzione.
Caricarmi di tutti i problemi della gente per reprimere i miei mostri, aiutare le persone sperando che ci sarebbero state quando io avevo bisogno di una mano, non voler guardare in faccia la vita sperando così di vivere con storie da racontare e invece ad oggi mi ritrovo un pugno di mosche nella mano.
La mia empatia (se così la possiamo definire) non viene solo dal fatto che sia profondamente sensibile, ma la sento come un disperato bisogno di riempire dei vuoti che non sono stata in grado di colmare, ho sempre avuto bisogno di una stampella per andare avanti cerco disperatamente l'approvazione delle persone quando in realtà non so nemmeno io di cosa ho davvero bisogno.
Non mi sono mai seduta ad ascoltare me stessa e i miei bisogni, credevo di aver già tutto.
Ora mi trovo seduta da sola mentre guardo una sconosciuta allo specchio in una piena crisi esistenziale, dove a 32 anni non ha la più pallida idea di come sarà la sua vita perchè tutti i progetti e i viaggi mentali fatti sono svaniti a causa della fiducia data alle persone.
Sono lucida ora, inizio ad avere una prospettiva diversa, inizio a pensare che a me stessa servo IO ... nn per egoismo o altro, ma perchè è giusto che i progetti siano semplicemente cuciti su di me e non su quello che le persone si aspettano.
ORA è il momento di mettere in pausa il cervello e rielaborare le idee, mettiti seduta, indossa le cuffie e scrivi la tua vita... Passo dopo passo, giorno dopo giorno.. Ma fallo solo per te stessa questa volta!
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