martedì 18 giugno 2024

DICIOTTO ZEROSEI VENTIQUATTRO

Sento il bisogno di dover cacciare un cazzo di mostro dal mio stomaco ... Come se stessi stretta nella mia stessa pelle ... Aspettando il giusto attimo per saltare fuori e urlare " Sorpresa" ...

Mi sento di nuovo stretta col mondo, sento il peso del mondo che mi butta a terra e sono troppo debole per rialzarmi questa volta, ma allo stesso momento la mia voce interiore mi urla di alzare il culo e smetterla di piangermi addosso, tutto mi sembra girare attorno lasciandomi una sensazione di stordimento continuo ...

Continuo a vivere su un cazzo di carrellino per le montagne russe e per quanto a volte sia piacevole, il resto dei giorni i pensieri intrusivi mi rendono una persona peggiore piena di sensi di colpa e ansia che buca lo stomaco. L'ansia per molti è immaginaria, per me sono dolori ovunque, giornate passate a sudare e non cedere ai capogiri, passo le ore a convincere me stessa che và tutto bene ed è solo tutto nella mia testa. 

Sono stanca di dover combattere contro me stessa, ma anche se dovessi ... lo farei a costo di strapparmi le unghie! 


lunedì 13 maggio 2024

QUESTA è LA MIA ULTIMA VOLTA

 Non c'è molta gente che alla mia età pensa a quello che condivido generalmente io con la mia testa, non tutti sentono il bisogno di soffermarsi sulla frase " E se domani non ci fossi più?" ... 

Per molto tempo è stata una delle mie domandi ricorrenti, poi mi sono concentrata con tutta me stessa sull'eliminare queste idee del cazzo che viaggiano tra i miei neuroni ... finché una delle tante disgrazie non ha scatenato in me, non solo un profondo senso di tristezza, ma anche la consapevolezza che io vorrei andarmene senza lasciare niente in sospeso da queste parti ... 

Può sembrare inquietante o perfino una dichiarazione di una persona depressa che vuole farla finita, vi assicuro che non è assolutamente così, io alla vita mi sono aggrappata con entrambe le mani, nonostante tutte le difficoltà, nonostante le ansie e le mie mille paure, nonostante tutto! 

Chi mi conosce lo sa bene, non sono mai stata una persona che ama dare dimostrazioni di affetto in pubblico, mi sono sempre atteggiata come fossi una bulletta di quartiere, ho sempre mostrato il mio lato peggiore e pochi sono stati quelli con cui ho condiviso la vera me stessa. 

Quella fatta di abbracci infiniti, lacrime durante i film, le chiamate infinite , le videochiamate per tirare su il morale, ed infine non per importanza la mia presenza... io quando promettevo di esserci, era perchè credevo fermamente in quello che facevo ... Sono ancor meno le persone che ho deciso di lasciarmi indietro sulla strada chiamata vita, e quando ho deciso di farlo è stato per il semplice fatto che soffrivo così tanto da dover decidere tra il mio cuore e loro.... Dopo anni ho iniziato a pensare a me stessa, ma nonostante questo mai nessuno potrà dirmi che sono stata una delle peggiori persone che abbiano mai conosciuto. 

Non starò a fare i nomi, perché ognuno capirà perfettamente a chi mi stò riferendo, e per quelli che non lo faranno beh allora ve lo spiegheranno ... 

Ho conosciuto la mia famiglia, sembrerà una frase da film se dicessi "La migliore che potessi desiderare" , ma per me è realmente così, non ci siamo scelti ma nonostante le teste COMPLETAMENTE diverse, abbiamo passato degli attimi che non dimenticherà mai nessuno... 

Ho conosciuto la persona più importante della mia vita, in una situazione in cui solitamente non è scontato incontrare l'amore, ed è stata sicuramente la persona che ho vissuto con più intensità, quella che mi ha fatto vivere un'amore assurdo, ma la stessa che ha vissuto con me uno dei dolori più grandi che si possa provare, e nonostante questo per anni siamo rimasti così, pronti a sostenerci a vicenda, pronti ad esserci SEMPRE anche se le nostre vite lentamente provavano ad andare avanti, dico che provavano perchè infondo eravamo due talmente innamorati e orgogliosi che abbiamo lasciato chiacchierare la gente piuttosto che proteggere il nostro amore.... 

Ho conosciuto i miei amici, quelli che per tutti erano poco raccomandabili, quelli sempre criticati dalle persone, etichettati come delinquenti ma quelli con cui senza ombra di dubbio ho riso a crepapelle, fino a sentire lo stomaco tirare dal dolore, quelli per cui ho sempre alzato la testa e gonfiato il petto anche se erano protagonisti di mille stronzate, quelli da cui vuoi l'età e vuoi lo stile di vita diverso, ho preso le distanze, ma sono rimasti lì ogni volta che li ho chiamati e io sono corsa ogni volta che ne avevano bisogno ... 

Ho conosciuto un grande amico, uno di quelli che ha portato una freschezza di felicità non solo nella mia vita, ma anche in quella della mia famiglia, ha sostenuto una situazione molto difficile, lo ha fatto quando altri pensavano fosse inutile, lo ha fatto anche quando le cose sembravano andare a una velocità eccessiva, lui è rimasto lì ... sempre ed ha smesso inevitabilmente di essere un mio amico, perchè ha preso posto nella mia famiglia diventando una delle persone più importanti della mia vita ... 

Ho conosciuto lo sguardo dell'amore nel giorno 15 Giugno e nuovamente il 27 Luglio ... quando due occhietti piccoli e spaesati mi hanno guardato per la prima volta, ho conosciuto l'amore la prima volta che li ho sentiti chiamarmi , e non ho mai smesso di vederci amore ogni volta che li vedevo venire verso di me, persino quando erano arrabbiati, quando urlavano capricciosi, quando litigavamo ... io non smetterei mai di vedere l'amore in loro ... Li ho amati dal primo istante, dalla prima ecografia, li ho amati in silenzio e contando i giorni che mi dividevano da loro , li ho amati e li amerò sempre .... 

Ho conosciuto la mia più grande amica, ci siamo conosciute odiandoci ... ed il nostro rapporto è finito nella stessa maniera, ma nonostante questo lei è stata la spalla sulla quale crollavo, la mano che mi spingeva quando rimanevo immobile, gli occhi che mi hanno sostenuto quando tutto andava a pezzi... E' stata la casa quando mi sentivo persa, è stata molte cose per molto tempo... Ho deciso di lasciarla indietro nella mia strada ma mai permetterei a qualcuno di poter giudicare quello che è stato il mio rapporto con lei... sta a noi odiarci in silenzio, e mancarci nella stessa maniera sapendo che nessun altro prenderà quel posto ... 

Ho conosciuto la parola fiducia, guardando due occhi neri come la pece e imparando a memoria il ritmo costante della sua coda che scodinzolava quando era felice ... La parola pazienza quando i suoi peli bianchi e piccoli come aghi si infilavano nel mio armadio total black ... La parola dolore quando mi ha lasciato e ho dovuto affrontare tutto senza la forza che mi dava standomi accanto ... 

Ho conosciuto la bontà della cucina crescendo a suoni polpette e gnocchi al sugo la domenica, la parte più dolorosa della vita, quando svegliandomi la mattina lei non mi riconosceva più, ho conosciuto la sofferenza quando l'ho vista andare via affranta, quasi arresa e la parola fine quando non è più tornata a casa ... ho conosciuto la parola superare quando sono rimasta a guardarla andar via... e la parola paura quando mi sono resa conto di non averle potuto stringere la mano mentre andava via da me ...

Ho conosciuto la parola "famiglia" quando avevo bisogno di qualcuno ed avevo un esercito pronto a correre, quando avevo paura di stare sola ed ognuna di loro ha fatto in modo che non lo fossi, quando mi scoppiava la testa e chiamavo per fare il malocchio, quando ad ogni festa eravamo più familiari che invitati esterni ... Ho conosciuto la parola rispetto quando ogni volta che ero sola a casa mia lo chiamavo e da lavoro correva per vedere se andasse tutto bene.... 

Ho conosciuto la parola ANSIA e PAURA quando sono uscita da quella sala operatoria e nella mia pancia non sentivo più niente, quando sentivo addosso solo quel freddo camice e le luci che scorrevano su di me, quando le lacrime uscivano ed io non riuscivo a controllarle, quando la mattina mi svegliavo e la mia pancia non cresceva più, anzi diventavo sempre più magra... Ho conosciuto i sensi di colpa quando vedevo i passeggini per strada e le coppie che si tenevano per mano ... Ho conosciuto la disperazione guardandomi allo specchio e augurandomi ogni male, quando pensavo che meritassi una punizione per tutto questo... 

Ho conosciuto la parola inaspettato quando ho conosciuto quel ragazzo che sorrideva sempre, che per lui ogni problema non era causa di abbattimento ma un motivo per spingere ancor più forte ed andare avanti, quando quegli occhi azzurri hanno incontrato i miei... quando non c'era tempo per essere tristi, ma solo per prepararsi ed uscire .... la parola inaspettato, quella che mi ha fatto cambiare in meglio per molti versi... quella parola per me porterà sempre il tuo nome ...

Ho conosciuto la parola sangue, quando vedendoti crescere per me eri sempre più come il fratello che avrei sempre voluto, quando dall'essere il più piccolo sei diventato grande e grosso... ma per quanto potessi essere grosso, io ti vedevo sempre da proteggere e lo farei ad ogni costo .... 

Ho conosciuto voi... e se potessi dimostrarlo, mi caccerei il cuore per farvi vedere che porta il vostro nome impresso sopra... ad ognuno in parti uguali, ad ognuno di voi io devo la vita in un modo o nell'altro ... A te che con gli strilli addosso ci siam fatti male, ma quando c'era da divertirsi non ti sei mai tirato indietro.... A te che le bugie non le hai mai sapute dire, e nonostante ci provavi a tutti i costi sappi che NON sei mai stata credibile ... A te che mi hai reso la vita bella, dolorosa ma con il cuore pieno di orgoglio ... A voi 3 che siete stati i pilastri fondamentali della mia vita, le gioie e i dolori più grandi vissuti a pari passo e con le mani intrecciate perché mi avete insegnato a non lasciare mai dietro nessuno ... A voi che siete il centro del mio mondo dal giorno zero, e sarà cosi fino all'ultimo respiro ... GRAZIE ! 

Ho conosciuto me stessa, un concentrato di tristezza, rabbia e sensibilità .... ho conosciuto me stessa quando piangevo da sola in camera chiedendomi cosa volessi farne della mia vita ... ho conosciuto me stessa quando cacciavo una forza che non sapevo di avere .... A me stessa che ho vissuto la vita buttandomi in un vortice di emozioni che hanno sempre preso il sopravvento , ma che fanno di me ciò che sono oggi .... A me stessa, che credevo di non farcela ma eccomi qui a scrivere senza versare lacrime ... 

QUESTA è LA MIA ULTIMA VOLTA ... quella in cui le emozioni prenderanno il sopravvento e mi lascerò schiacciare senza lottare. 


sabato 16 marzo 2024

IL VUOTO EMOTIVO

 Determinate giornate sono fatte per farci rendere conto che spesso nei rapporti è sempre meglio preservare noi stessi e non il resto delle persone. Per quanto sono accecata dal buonismo e semmai dovessi fare la stronza con le persone, i sensi di colpa prenderebbero il sopravvento impedendomi di dormire la notte, delle volte in un rapido momento di lucidità mi rendo conto che fare a pezzi me stessa non mi porterà mai da nessuna parte, ma d'altronde come si dice a casa mia "Fa 'bene e scùrdetele, fa male e pinceze" ....

Ma quella di sensazione di vuoto al centro dello stomaco non lascia scampo ai pensieri, perché mi sento costantemente sbagliata nei confronti delle persone e delle situazioni, ho perso la bussola morale e non ricordo più da quale porto sono salpata, ne tantomeno quale fosse la mia direzione iniziale. 

Non ho più ricordi di cosa pensavo di voler fare da grande, quindi la domanda che sorge spontanea è : "sei sempre stata cosi persa oppure hai deciso di chiuderti a riccio in un determinato momento della tua vita?" ...

Stò cercando ancora una risposta dentro di me e sono sicura che prima o poi ritroverò la mappa verso la mia felicità! 



lunedì 26 febbraio 2024

GRILLI NELLA TESTA

 Sento talmente tanti pensieri in testa che delle volte sembra mi stia scoppiando, non sono mai stata brava a metterli in ordine ne tantomeno a dargli ascolto ed eliminare quelli superficiali. 

Il mio cervello sembra cibarsi delle mie innumerevoli debolezze, mi chiedo spesso se sono all'altezza di affrontare tutte le sfide che la vita mi butta avanti, e nonostante una parte di me sia pronta a combattere, l'altra se ne sta comodamente seduta a piangersi addosso. 

Ho capito con il tempo che non tutti i mali vengono per nuocere, anzi delle volte arrivano proprio per darci una botta cosi forte da smuovere ogni singola fibra del nostro corpo a reagire. 

Sono mesi che lavoro su me stessa sforzandomi in tutti i modi a prendere atto che la vita va avanti, e non starà ferma ad aspettare che riusciamo a capirne il significato, mi fermo ad osservare come cambia il mondo, rimango stupita quando riesco a vedere cose che fino a prima erano solo dettagli, provo emozioni che non pensavo fossi capace di provare, come la gratitudine verso me stessa e non più per le persone.

La mia più grande paura è quella di rimanere sola, spezzare i legami e viverne il dolore non è un tipo ddi dolore che sono solita vivere ed elaborare, piuttosto lascio spifferi aperte per ogni porte che ho provato a chiudere lasciando agli altri la scelta. 

Poi un bel giorno mi sono guardata, ho accettato il cambiamento del mio corpo, ho tracciato con le dita i segni che il tempo lascia sulla mia pelle, e ho preso il coraggio come fosse un toro, dalle corna ! 

Sento di non essere connessa a nessuna persona, eppure ho sempre creato legami profondi non basandomi sulla leggerezza delle cose, piuttosto mi soffermo su dei principi che ad oggi non riconosco in nessuno, delle volte sento che sfuggono persino a me. 

Lottavo contro me stessa e i mostri che ogni essere umano tende a tenere chiusi nel profondo, ho lottato con la rabbia, la delusione, la sensazione di non essere mai abbastanza o quella di essere troppo ... il mio metro di misura era sempre quello di dover piacere alle persone, perdendo di vita l'obiettivo principale: quello di piacere a me stessa.

Non credevo fosse così importante cibarsi dell'autostima, non ho mai dato la giusta importanza a quella voce interna che mi urlava di essere abbastanza anche quando non mi sentivo così. 

A lungo sono rimasta spettatrice di una vita che tutti dipingevano al posto mio, una spettatrice inerme abbandonata sul filo del rasoio, indecisa se buttarsi nel vuoto o alzare la testa e decidere di andare avanti, abituata così tanto a camminare accompagnata da una stampella da non ricordare più come fosse camminare sulle proprie gambe. 

Non ho mai creduto di essere una debole, piuttosto mi convincevo di esserlo per non avere più quel buco nel petto che avevo creato io stessa. 

Ora che sono sveglia, sento le emozioni scorrermi attorno come brezza marina, vedo scie di colore illuminare le mie giornate, sicuramente il grigio non ha ancora abbandonato la mia vita, ma guardandomi le mani ora sono consapevole che non ho bisogno dell'approvazione per colorare la mia vita... Decido io per me.

mercoledì 25 ottobre 2023

6:46

 L'esatto minuto in cui una canzone e le mie emozioni si sono fuse per formare il successivo attacco di panico che già saprò arriverà con una forza tale da buttarmi a terra per l'ennesima volta, ultimamente và molto meglio riesco a fare molte più cose ma quella più difficile per me rimane quella di prendere la macchina ed andare da sola ovunque voglia. 

Non so bene quando questo sia diventato un ostacolo per la mia mente, ma so che pur facendo un passo alla volta, quella sensazione di inadeguatezza mi raggiunge e porta i miei pensieri a vorticare rabbiosi e senza un cazzo di senso logico.

Mancano 2 ore al fatto che io debba mettermi in macchina e raggiungere Pescara, ma sento già la pancia fare le capriole e il cuore ribellarsi come se dovesse schizzare fuori da un momento all'altro, non ne ho davvero motivo lo so bene, ma a volte le mie paure si manifestano sotto forma di sintomi fisici che per molti non sono credibili, ma non sapete quanto fanno male. 

Ormai mi pongo molte domande nell'arco della giornata, cerco di capire se è un problema dal quale io non riuscirò mai ad uscire oppure se sia solo un periodo in cui non so cosa fare della mia vita e quindi i dubbi li rigetto tutti sul mio status mentale.

Ho sempre avuto dei progetti ma qualsiasi volta stavo per avvicinarmi al realizzarli, qualcosa è andato storto e inevitabilmente questo ha fatto si che il tarlo dei pensieri intrusivi diventasse una sorta di scusa per riuscire ad evadere dalle cose positive che potevo raggiungere. 

So di non essere una matta, so di potermi rialzare da sola senza l'aiuto di nessuno, so che questa è una guerra dove non ci sono vittime e carnefici, ma l'unica persona contro cui combattere sono io stessa, ed è forse la cosa più difficile da fare in determinate circostanze, specialmente per chi come me cerca costantemente l'appoggio di qualcuno per non sentirsi trascinare affondo dal buco nero che ci portiamo dentro. 

Non mi sono mai perdonata scelte che ho preso nel passato, non sono mai riuscita ad elaborare quello che mi è successo perchè ho creduto che fare la vittima avrebbe sempre portato un vantaggio in più quando cercavo di nascondermi dalla verità dei fatti: sono una persona così infantile che la mia paura di crescere e sbagliare mi sta rendendo quasi impossibile la vita. 

Continuo a non prendere scelte in nessun ambito, continuo a procrastinare quello che SO di DOVER FARE, semplicemente perchè sono abituata a non prendermi le responsabilità che devo, mi è più facile dare la colpa a qualcuno in modo da non sentirmi sbagliata o criticata, ma questo porta a un conflitto interiore che è di gran lunga peggiore. 

Credo di aver sbagliato sin da piccola a non fidarmi delle persone o di pensare che tutti stessero cercando di fregarmi, ho la cattiva abitudine di non avere aspettative nelle relazioni ma non parlo solo di quelle sentimentali.

Sento di dover iniziare a riaprire i cassetti in cui ho nascosto il mio essere, quella che ero davvero una volta... Devo riprendere in mano la mia vita e smetterla di pensare a cosa la gente potrebbe dire di me, io voglio essere libera di poter raccontare ai miei figli un giorno, di come sono caduta ma sopratutto di come sono riuscita a rialzarmi e far capire alla gente quanto valevo davvero.


mercoledì 27 settembre 2023

12:23

 Non c'è una parola per descrivere il vuoto allo stomaco che ti lasciano alcune situazioni o emozioni, molti la chiamano paura, delusione, tristezza, inadeguatezza ma per quanto mi riguarda nessuna di queste riesce con precisione e descrivere quel solletico misto a profumo di lacrime che sentiamo. 

Un pò come quando siamo sulle montagne russe e poco prima della discesa, sentiamo ogni singolo organo del nostro corpo sobbalzare mentre la mente viene sommersa di miliardi di emozioni , rilascio di adrenalina, ossitocina o qualsiasi altro ormone ... ma esiste il nome preciso dell'ormone che ti lascia senza parole?

Io ho deciso di chiamarlo 12:23 , perchè guardando l'orologio in quel preciso istante ho capito di provare qualcosa alla quale non sono capace di dare un nome. 

Il mio 12:23 è arrivato nel momento in cui ero così felice di fare una cosa e poi ... un messaggio "non so se riesco" .... e forse ho capito a pieno il senso del non creare mai aspettative sulle persone. 

Forse impegno troppo tempo a pianificare la mia vita in base alle persone e poche volte su quello che voglio io. 


lunedì 25 settembre 2023

DREAMCORE PLAYLIST

 

Credo fermamente che la mia terapia sia fatta di melodie. 

Alcune persone mi criticano per il fatto che abbia costantemente le cuffie nelle orecchie 

"Se non la finisci prima o poi diventi sorda"  

anche se succedesse, avrei impressa la musica nell'anima in modo da risentirla suonare ogni volta in cui ne abbia bisogno.

Sono consapevole che possa sembrare un modo di isolarmi o che non voglia prestare attenzione alle cose che mi circondano, invece guardo il mondo accompagnandolo con colonne sonore che per me sono di vitale importanza.

La sento mia, non parlo di un genere in particolare ma ogni canzone che suona nella mia playlist non è messa li per puro caso, ogni stato d'animo o emozione la racchiudo in una canzone in modo da non poterla dimenticare mai più.

A volte chiudo gli occhi e immagino di starmene allungata in una campo desolato con attorno solo musica e vento, sogno di sentire dal vivo quelle note quasi scolpendole sulla pelle senza provare alcun tipo di dolore. 

Ho bisogno della musica, non per stare bene ma per aiutare la mia anima ad essere più leggera, ho imparato a lasciare andare via le emozioni cantando a squarciagola sotto la doccia o piangendo mentre ne ascolto di nuove che smuovono qualcosa in me. 

Ho bisogno che la musica venga vista per quello che è realmente, un turbinio di emozioni a cui qualcun'altra cerca di dare una forma e arrivando dritto al cuore delle persone. 

Ho bisogno di dare ascolto a me stessa e non c'è niente di meglio di raccontarsi la verità attraverso le note e non solo le lacrime. 


DICIOTTO ZEROSEI VENTIQUATTRO

Sento il bisogno di dover cacciare un cazzo di mostro dal mio stomaco ... Come se stessi stretta nella mia stessa pelle ... Aspettando il gi...